demografìa

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sf. [sec. XIX; demo-1-grafia]. Scienza che studia, mediante il metodo statistico, le popolazioni umane secondo il loro ammontare, secondo la loro struttura biologico-sociale (per esempio, secondo il sesso, l'età, lo stato civile, la professione, ecc.), secondo la loro distribuzione geografica e il loro sviluppo. La demografia studia quindi lo stato della popolazione (ammontare e caratteristiche in un dato momento) e il movimento della popolazione, cioè le modificazioni di natura biologica e sociale che avvengono in seno a essa (nascite, morti, matrimoni, migrazioni). Studia altresì le connessioni fra i fenomeni relativi alla popolazione e i fenomeni economici e sociali e tende a formulare teorie di carattere generale sulla popolazione stessa. In particolare, si distinguono la demografia descrittiva e la demografia investigativa: la prima studia la struttura e l'evoluzione delle popolazioni e la seconda ricerca le leggi o le regolarità cui sono sottoposte. La demografia storica studia lo stato e il movimento della popolazione nel corso del tempo mentre la demografia differenziale studia le variazioni dei fenomeni attinenti alla popolazione, al variare delle sue caratteristiche biologiche, economiche e sociali. L'origine della demografia si confonde con quella della statistica in quanto le prime indagini effettuate con il metodo statistico ebbero per oggetto i fenomeni relativi alla popolazione. Prevalentemente di natura demografica furono infatti le ricerche di J. Graunt, W. Petty e degli altri seguaci dell'Aritmetica politica (in tal modo Graunt aveva indicato la scienza poi definita da C. Davenant “l'arte di ragionare per mezzo di cifre sulle cose aventi attinenza con il governo”), da cui ebbero inizio sia la statistica come complesso di metodi, sia la demografia come scienza autonoma e nel senso moderno del termine. Per esempio, Graunt, che cercò di determinare il numero degli abitanti di Londra e di stimarne la distribuzione per sesso ed età, costruì anche la prima tavola di mortalità della storia. L'anno in cui fu pubblicata la sua opera con i risultati delle indagini da lui compiute, il 1662, è tradizionalmente considerato la data di nascita della demografia. Il primo vero e proprio trattato di demografia è però considerato L'ordine divino dei mutamenti del genere umano, dimostrato dalla nascita, dalla morte e dalla riproduzione di questo di J. P. Süssmilch, la cui prima edizione risale al 1741.

Bibliografia

L. Livi, Trattato di demografia, Padova, 1941-42; M. Spiegelman, Introduction to Demography, Chicago, 1955; M. Boldrini, Demografia, Milano, 1956; G. Mortara, Economia della popolazione, Torino, 1960; D. J. Bogue, Principles of Demography, New York, 1968; R. Pressat, L'analyse démographique, Parigi, 1969; idem, Elementi e problemi di demografia, Milano, 1972; G. C. Blangiardo, Elementi di demografia, Bologna, 1987.

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