damigèlla

sf. [sec. XIII; ant. francese dameisele, dal latino dom(i)nicella, dim. di domína, signora].

1) Titolo dato un tempo a una fanciulla di famiglia nobile o agiata. Per estensione, giovinetta di condizione elevata; damigella d'onore, nobile giovinetta al servizio di principesse e simili; per estensione, ciascuna delle fanciulle che nelle cerimonie nuziali fanno ala alla sposa; damigella di compagnia, giovane dama di compagnia.

2) Nome comune dell'erbacea annua Nigella damascenadella famiglia Ranuncolacee, detta pure fanciullaccia e scapigliata. Alta da 15 a 50 cm, possiede foglie divise in lacinie lineari; i fiori sono solitari, apicali, azzurro-biancastri, circondati da un involucro di foglie più lunghe dei petali e suddivise in lacinie filiformi con stami verdastri o turchini; il frutto è una capsula rigonfia contenente molti semi neri. Fiorisce in estate nelle messi, dove può essere infestante; talvolta è coltivata per ornamento.

3) In zoologia: A) uccello della famiglia dei Gruidi, più comunemente noto con il nome di gru damigella. B) Nome comune con cui in alcune regioni dell'Italia settentrionale si designano gli Insetti OdonatiZigotteri in particolare i Calopterigidi.