cursus honorum
loc. latina (corso delle cariche). In Roma antica, la carriera politica le cui cariche si rivestivano in un determinato ordine di successione. In età repubblicana vi era un unico cursus honorum, aperto, teoricamente, a tutti i cittadini. Esso, dopo una delle cariche minori e dieci anni di servizio militare, comprendeva la questura, l'edilità, la pretura e culminava col consolato, cui poteva seguire la censura. A partire però dal sec. II a. C., per evitare abusi, furono introdotte norme restrittive in fatto di età, intervallo tra l'una e l'altra carica, e rinnovo (iteratio). La lex Villia Annalis del 180 a. C. fissò per circa un secolo condizioni e termini delle carriere pubbliche, sia per le magistrature d'origine patrizia, sia per quelle plebee, col risultato di contenere le ambizioni e rafforzare le prerogative della casta senatoriale (gli homines novi giunti a rivestire le magistrature furono in tale epoca pochissimi). Nell'ultima età della repubblica, le regole del cursus honorum furono di frequente infrante. In età imperiale le carriere divennero due, una riservata ai senatori, l'altra ai cavalieri. Il cursus honorum senatorio ricalcava quello repubblicano. Prima della questura erano d'uso, ma non essenziali, una delle cariche minori (vigintivirato) e il tribunato militare. Dopo la pretura e dopo il consolato vi potevano essere periodi di governo provinciale, nelle province senatorie come proconsole o in quelle imperiali come legatus Augusti pro praetore; dopo la pretura poteva esserci il comando di una legione, come legatus legionis. Il cursus honorum equestre cominciava di regola con quelle che venivano dette le militiae equestres: il comando di un reparto di fanteria o cavalleria ausiliarie e il tribunato militare angusticlavo. Accanto a questi vi erano i tribunati urbani (comando di una coorte pretoria, urbana o dei vigili). Seguivano poi uno o più incarichi, di durata non fissa, col titolo di procurator Augusti. Vi era poi la possibilità, a qualsiasi punto della carriera equestre, di entrare, per concessione imperiale, in Senato (adlectio), come se si fosse seguito fino a un certo grado il cursus honorum senatorio, che poi si continuava. In tarda età imperiale, quando ogni potere fu assunto dall'imperatore, questi conferì le cariche sempre più come titoli d'onore. In epigrafia, le cariche del cursus honorum compaiono sulle iscrizioni seguendo regole fisse, dalla prima in ordine cronologico alle più importanti o viceversa (cursus honorum ascendente o cursus honorum discendente).