cryotron
s. inglese. Dispositivo elettronico di commutazione e di memoria che utilizza effetti di superconduttività quali la transizione dalla conduzione normale alla superconduttività e l'effetto Josephson. Un cryotron a transizione lavora in un bagno di elio liquido alla temperatura di 4,2 K ed è costituito da un circuito primario a filo di tantalio attorno al quale è avvolto un circuito di controllo a filo di niobio. Entrambi i metalli sono superconduttori alla temperatura dell'elio liquido poiché le rispettive temperature critiche sono 4,4 K e 9,2 K, ma, a causa della piccola differenza tra la temperatura critica e quella di lavoro, nel tantalio la superconduttività viene facilmente distrutta dal campo magnetico prodotto dalla circolazione di una piccola corrente nell'avvolgimento di controllo; la resistenza del circuito primario viene a essere così comandata dall'intensità della corrente nel circuito di controllo. Con la connessione di due cryotron è possibile realizzare un circuito di memoria bistabile, dove il collegamento incrociato dei circuiti primari e di controllo in due rami in parallelo mantiene un cryotron nello stato superconduttore e l'altro nello stato normale. Infatti, la corrente di alimentazione I viene assorbita tutta dal ramo superconduttore che ha resistenza praticamente nulla, e ciò mantiene eccitato il campo magnetico che distrugge la superconduttività nell'altro ramo. La commutazione si effettua inviando un impulso negativo all'ingresso (set o reset) del ramo superconduttore in modo da forzare la corrente di alimentazione a passare nell'altro ramo. Anche l'effetto Josephson, che consiste nella circolazione di una corrente di tunnel quantistico nella giunzione tra due superconduttori separati da una sottilissima pellicola isolante (1÷3 nm), può essere utilizzato per realizzare circuiti di memoria criogenici. La caratteristica tensione-corrente della giunzione Josephson presenta una discontinuità di tensione in corrispondenza di un particolare valore Ic dell'intensità di corrente (corrente critica): per I