copulativo

agg. [sec. XVI; da copulare]. Che serve a congiungere. In particolare: A) in grammatica, delle congiunzioni che uniscono due o più parole o proposizioni sia in senso positivo (e, ed, anche, pure), sia in senso negativo (né, neanche, neppure, nemmeno). Sono dette copulative anche le proposizioni coordinate per mezzo di queste congiunzioni. I verbi che in funzione di copula uniscono il soggetto al predicato nominale sono pure detti copulativi (essere, diventare, sembrare, apparire, riuscire, restare). B) In filosofia, di sillogismo che comprende uno o più giudizi copulativi. Per esempio: “I sensi e il movimento sono manifestazioni di vita. Ma il sasso non sente e non si muove. Quindi il sasso non ha vita”.