cocleària
sf. [sec. XVIII; dal latino cochlĕar, cucchiaio, per la forma delle foglie]. Nome comune della pianta erbacea bienne Cochlearia officinalis della famiglia Crocifere o Brassicacee originaria dell'Europa centrosettentrionale e occidentale. Ha caule fiorifero glabro ed eretto, che si sviluppa nel 2º anno di età, e foglie arrotondate o lobate, un po' carnose, concave, a forma di cucchiaio. I fiori sono piccoli, bianchi, odorosi, in infiorescenze dapprima ombrelliformi e in seguito racemose; la siliquetta è ovoide. In Italia si trova nei luoghi umidi della regione padana e submontana. All'epoca della fioritura, che avviene in primavera, la pianta emana un odore irritante, acre e pungente, specie se strofinata. La pianta in toto, essiccata, costituisce una droga medicinale di sapore acre e piccante, i cui principi attivi sono un composto lattonico (rafanolo), un olio essenziale contenente solfocianato di butile, un glucoside, la glucococlearina, che per idrolisii scinde in glucosio e isosolfocianato di butile. Viene adoperata in medicina sotto forma di alcolato come antisettico e astringente; è inoltre usata nella medicina popolare come antireumatico, antigottoso e antiscorbutico.