cerasòlo o cerasuòlo

Indice

agg. e sm. reg. [da cerasa].

1) Agg., di color rosso-ciliegia, detto per lo più di vini.

2) Sm., nome comune ad alcuni vini prodotti in varie zone d'Italia. Esso è derivato dal color rosso ciliegia ottenuto per la prima volta dalla particolare tecnica di vinificazione cui è stata sottoposta l'uva montepulciano d'Abruzzo, consistente nel ridurre il contatto delle bucce col mosto a un periodo di fermentazione limitato. La tecnica si è poi diffusa, e oggi si indicano con questo nome anche altri vini: il cerasolo dell'Elba, prodotto da uva sangiovese, di colore bianco e di tenore alcolico intorno ai 12-13º; i cerasoli di Puglia, che hanno colore rosso ciliegia e sapore asciutto, mentre quello di Scilla, in Calabria, ha sapore moderatamente dolce; il cerasolo di Vittoria, in Sicilia, che è un vino DOC, prodotto da uva frappata (con aggiunta di poche altre) e ha colore rosso brillante, sapore asciutto con retrogusto amarognolo.

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