caucàsico
IndiceDefinizione
Agg. e sm. (pl. m. -ci). Proprio del Caucaso o della Caucasia; nativo o abitante del Caucaso; l'insieme delle lingue tipiche parlate da molte popolazioni del Caucaso.
Linguistica
L'insieme delle lingue parlate nelle regioni del Caucaso, a eccezione del russo, dell'osseto, dell'armeno (lingue indeuropee) e di alcuni dialetti turchi. Si possono raccogliere in due grandi gruppi, settentrionali e meridionale. Le lingue del gruppo settentrionale hanno in comune elementi strutturali tali da non far dubitare della loro parentela. Più discussi sono invece i rapporti di queste lingue con quelle caucasiche meridionali. Nel gruppo settentrionale si possono distinguere: lingue occidentali (circasso, abcaso, ubych), lingue centrali (ceceno e inguš, parlati nella Repubblica autonoma russa della Cecenia e dell'Inguscezia; bats, parlato in Georgia nella regione di Telavi), lingue orientali, parlate nella Repubblica autonoma del Dagestan in Russia (avaro, scritto prima in alfabeto arabo e ora in caratteri latini, andi, lak, arci, dargwa, agul, tabassarano, udo). Le lingue centrali costituiscono un'area di transizione tra quelle occidentali e quelle orientali, ma sono molto più simili a queste ultime. La caratteristica principale delle lingue centroorientali è la divisione delle parole in classi che variano da due (tabassarano) a sei (ceceno) e raggruppano esseri ragionevoli (distinti in maschili e femminili) ed esseri irragionevoli. Ciascuna classe è caratterizzata da un prefisso: normalmente u-, w-, v- per il singolare degli esseri ragionevoli maschili; i-, y-, per il singolare di quelli femminili; r- per il loro plurale che si aggiunge al verbo o all'aggettivo riferito al sostantivo di una determinata classe. Le lingue caucasiche meridionali comprendono: il georgiano, la più importante di tutte le lingue caucasiche e quella che vanta la più illustre tradizione letteraria; il mingrelio, parlato lungo le coste del Mar Nero e nelle regioni interne tra i fiumi Inguri e Rioni; il lazo, parlato più a sud, quasi esclusivamente in Turchia, lungo le coste sudorientali del Mar Nero; il suano, parlato da poche migliaia di persone nelle valli più interne del Caucaso a nord-est del mingrelio. A differenza del georgiano, che ammette l'incontro di parecchie consonanti, il mingrelio e il lazo tendono a semplificare i gruppi consonantici. Analogo procedimento si può ritrovare anche in armeno, che del resto presenta altri punti di contatto con le lingue caucasiche meridionali. Per quanto riguarda i rapporti delle lingue caucasiche con altri gruppi linguistici, Fr. Bopp aveva tentato un accostamento, rivelatosi infondato, con le lingue indeuropee, altri come N. Marr hanno avvicinato le lingue caucasiche a quelle semitiche; più probabili sembrano però irapporti con il basco, ben illustrati da A. Trombetti.
J. van Ginneken, Contribution à la grammaire comparée des langues du Caucase, Amsterdam, 1938; N. Lahovary, Basque, dravidien et caucasien, San Sebastián, 1955.