Marr, Nikolaj Jakovlevič
linguista e archeologo russo (Kutais, Transcaucasia, 1865-Leningrado 1934). Professore all'Università di Leningrado, membro dell'Accademia sovietica, si dedicò alla filologia e alla linguistica armena e caucasica, formulando la teoria iafetica, e si occupò di problemi generali di teoria linguistica proponendo una “nuova dottrina del linguaggio”, basata sui presupposti ideologici del materialismo marxista. Secondo tale teoria, il linguaggio è una sovrastruttura che risente le ripercussioni delle modificazioni della base economica; tutte le lingue sono una manifestazione di classe, hanno un'origine magica in quanto create dai maghi per i loro sortilegi e si sono sviluppate dalle quattro sillabe primigenie sal, ber, ion, roš. Queste teorie, aspramente criticate da glottologi di tutto il mondo, dominarono incontrastate nell'URSS fino al 1950 quando furono condannate da Stalin. Marr fu autore di numerose pubblicazioni sull'architettura e sull'arte di vari siti dell'Armenia (Aruč, Ereruk', Sanahin, Tekor) e soprattutto sulla città di Ani, dove condusse una lunga serie di campagne archeologiche.