candeggiante
sm. [ppr. di candeggiare]. Sostanza che ha la proprietà di rimuovere o trasformare il colore dei prodotti naturali o sintetici. Si distinguono i candeggianti veri e propri che agiscono per solubilizzazione e rimozione delle sostanze coloranti e i candeggianti ottici i quali agiscono convertendo una porzione dei raggi ultravioletti in luce blu o grigio-blu in modo da coprire la tinta lievemente gialla dei tessuti bianchi. I primi comprendono composti chimici ossidanti o riducenti quali cloro, ipoclorito, acqua ossigenata, boroidruro di sodio, solfiti, ecc. e agiscono tramite un attacco chimico dei doppi legami che sono presenti nella molecola di una sostanza colorante. A seconda delle sostanze da sbiancare vengono utilizzati diversi composti: ipoclorito per il cotone, trattamento all'ipoclorito seguito da acqua ossigenata per la seta, permanganato e acqua ossigenata per lana e pelo, acqua ossigenata per il legno, ipoclorito, acido formico o acidi ossigenati per le fibre sintetiche, anidride solforosa per alcuni prodotti alimentari quali fichi e albicocche. I candeggianti ottici, detti anche correttori ottici, spesso miscelati ai detersivi di uso domestico, sono costituiti da composti chimici organici quali derivati cumaronici, dell'acido diamminostilbendisolfonico, ecc. Questi, oltre che quali candeggianti per fibre tessili, sono usati anche come additivi di materie plastiche, cosmetici e carta per impartire una brillanza intensa.