cancrèna

(ant. cangrèna), sf. [sec. XIV; dal latino gangraena, risalente al greco gángraina, incrociato con cancro].

1) In medicina, variante rara di gangrena.

2) Degenerazione patologica determinata in organi vegetali dall'azione di agenti fungini o batterici, con rammollimento dei tessuti colpiti e formazione di liquami putrescenti (cancrena umida) ovvero essiccazione e indurimento degli stessi, che mummificano (cancrena secca). Entrambe le forme colpiscono un gran numero di piante, fra cui la patata, il cavolo, la carota, la melanzana, il peperone, nelle quali intaccano e distruggono radici, rizomi e altri organi carnosi. Diverse manifestazioni patologiche di questa natura, a carico di altre specie di piante, sono più note con il nome generico di marciume.

3) Fig., vizio inveterato, male inarrestabile, rovina: la sete di guadagno è una cancrena che può portare l'uomo a uccidere; tutto ciò che avevano di buono è andato in cancrena.