cambiaménto
sm. [sec. XIV; da cambiare]. Atto ed effetto del cambiare o cambiarsi, sostituzione, modificazione: cambiamento di idee, di umore; cambiamento di residenza; cambiamento dello stato di aggregazione della materia; usato senza determinazioni: fare un gran cambiamento, s'intende di solito nell'aspetto fisico o nel carattere. In particolare: A) Nell'uso teatrale: cambiamento di scena, il mutamento della scenografia nelle varie rappresentazioni; fig., mutamento repentino delle circostanze all'interno di una situazione: dopo la lunga amicizia, non si aspettava un simile cambiamento di scena. B) Nella danza accademica, un salto verso l'alto con partenza dalla quinta posizione plié. Durante l'elevazione i piedi si distendono al massimo verso il basso e si scambiano fra loro cosicché quello che si trovava dietro alla partenza si trovi davanti all'arrivo e viceversa. Detto più propriamente, secondo la terminologia francese, changement o changement de pieds, si distingue fra petit changement e grand changement a seconda dell'elevazione raggiunta nel salto. C) Nella scherma, passaggio da un legamento a un altro con lo scopo di deviare il ferro avversario dalla linea di offesa. D) Nell'equitazione d'alta scuola, cambiamento di mano, una delle 9 arie basse. E) Nella tecnica ferroviaria, parte mobile dello scambio che ha il compito di instradare il treno sul “ramo diretto” o sul “ramo deviato”. È detto anche telaio degli aghi. Le parti del cambiamento sono: gli aghi, i tiranti di collegamento degli aghi, i talloni o cerniere di rotazione degli aghi. F) In psicologia gli studiosi della comunicazione individuano due diversi tipi di cambiamento: il cambiamento 1 che rimane all'interno dello stesso livello logico e il cambiamento 2 che comporta un salto di livello e appare di solito inatteso, creativo e originale. Per esempio, per evitare le situazioni di terrore di un incubo, nel sogno si possono mettere in pratica comportamenti diversi (cambiamento 1), ma l'unico modo per uscire dall'incubo è svegliarsi e smettere di sognare (cambiamento 2). Per passare dal cambiamento 1 al cambiamento 2 è necessario ricercare “che cosa” mantiene la situazione piuttosto che “perché” si è creata. Questa teoria del cambiamento ha grandi possibilità di applicazione pratica in quanto permette di analizzare e quindi affrontare in modo nuovo i problemi sia in situazioni psicoterapeutiche che nella vita in genere.