caleidoscòpio

sm. [sec. XIX; dall'inglese kaleidoscope, dal greco kalós, bello+êidos, immagine+skopéō, vedere].

1) Dispositivo ottico, ideato da D. Brewster, che consente la visione di varie forme luminose geometriche, dotate di simmetria rispetto a un punto centrale. È costituito da due specchi piani, formanti un angolo di 22º30´, o 30º, o 60º, disposti entro un cilindro e paralleli all'asse di questo. Una base del cilindro è un disco opaco con un foro adatto all'occhio dell'osservatore; l'altra è costituita da due dischi, l'esterno opaco, l'interno trasparente, fra i quali sono disposti pezzetti di vetro colorato. L'insieme di riflessioni multiple sulle superfici degli specchi crea le varie forme luminose, facilmente modificabili mediante la rotazione del dispositivo. Adottando tre specchi a 60º e una lente oculare si moltiplicano gli effetti anche con oggetti qualsiasi, di dimensioni opportune.

2) Fig., insieme di cose o impressioni varie e cangianti: un caleidoscopio di immagini.