cakra

sf. sanscrito (ruota).

1) Elemento indispensabile a tutte le culture yogiche e a molti culti iniziatici; i cakra corrispondono fisiologicamente ai plessi, sebbene non siano identificabili con essi. Il numero di questi “punti ideali” della vita interiore varia notevolmente secondo il testo e l'indirizzo yogico, fino ad arrivare dai sei della tradizione Haṭhayoga agli 88.000 di alcune correnti minori. Il loro significato peraltro non varia. Essi rappresentano infatti invariabilmente le tappe ascendenti che la risvegliata coscienza del devoto (kunḍalinī) deve attraversare per arrivare alla comunione estatica con Dio (samādhi). Quasi tutti i maestri dello yoga hanno descritto tale “mistico viaggio” con minuziosa precisione, particolarmente Kabīr e Gorakhnāth.

2) Arma caratteristica dei Sikh in uso nel Punjab nei sec. XVII-XVIII. A forma di nastro discoidale, che riprende il disegno dell'arma, attributo e simbolo universale della potenza di Viṣṇu, presenta il bordo esterno affilato come quello di una lama di spada. Il cakra veniva lanciato contro l'avversario facendolo roteare nell'aria.