burnitura

sf. [da burnire].

1) Trattamento di levigatura molto spinta, adatto soprattutto per metalli preziosi, bronzo, rame e ottone. Il termine viene usato spesso per brunitura; in oreficeria si usa talvolta anche bornitura. In particolare, in orologeria, operazione analoga per calibrare i perni degli assi da bilanciere. § La burnitura si realizza con idonei attrezzi (burnitoi) che comprimono fortemente la struttura superficiale senza la minima asportazione di materiale, per cui la superficie trattata diventa perfettamente levigata, più dura, resistente e lucida. I metalli preziosi, data la loro malleabilità, vengono lavorati a mano e così pure le lastre per incisione. Gli altri prodotti metallici vengono lavorati al tornio; la pressione con l'attrezzo viene sempre esercitata a mano.

2) Nell'industria tipografica, levigatura e lucidatura dei tagli dei libri e dei piani e dorsi delle rilegature in pelle; anche levigatura delle lastre per prepararle all'incisione o per correggerne gli errori; è detta anche brunitura.