battitura
Indicesf. [sec. XIV; da battere].
1) Atto ed effetto del battere: battitura dei tappeti; battitura a macchina, dattilografia; in particolare, percossa, battuta; “con certe verghe... gli diedi una gran battitura” (Boccaccio); anche fig., offesa, danno, sventura: “afflitto dalla estrema battitura della fortuna” (Carducci).
2) Trebbiatura del grano o di altri cereali e, per estensione, l'epoca in cui si compie quest'operazione.
3) Operazione che viene effettuata sulle pelli in pelo da pellicceria, dopo la concia, allo scopo di sollevarne il pelo e di renderlo più soffice. Viene effettuata con la macchina battitrice che è costituita, essenzialmente, da una tavola di trasporto, manovrata a mano, che porta la pelle a contatto di un cilindro rotante, munito di strisce in cuoio; queste colpiscono la pelle trasversalmente sollevando il pelo con una certa energia.
4) Operazione intermedia della filatura del cotone eseguita mediante il battitoio. Si dispongono le ovatte di cotone sul graticcio del battitoio che provvede al trasporto a un cilindro scanalato; questo comprime l'ovatta e alimenta l'aspatoio, attraverso appositi cilindri, con una quantità di fibre resa costante da un regolatore. I regoli dell'aspatoio, rotante a una velocità di ca. 1000 giri/min, battono violentemente contro le fibre di cotone e le scagliano contro una griglia facendole aprire e facendo loro perdere le impurità, grazie anche al getto d'aria di un ventilatore. L'ovatta si riforma sull'organo detto riunitore e quindi passa attraverso una serie di rulli e calandre che la pressano per essere infine arrrotolata.
5) In metallurgia, operazione cui viene sottoposto a caldo un materiale metallico allo scopo di eliminare scorie liquide o scaglie alterate.