battistèro

(ant. battistèrio, battistèo), sm. [sec. XIV; dal greco baptisterion, da baptízō, battezzare]. Luogo o edificio dove si impartisce il battesimo. Originariamente era un edificio autonomo, centrale e coperto a cupola, con al centro la vasca o il fonte battesimale. La pianta poteva essere circolare (Nocera, Coo), quadrata (Napoli), esagonale (Novara, Lomello), ma la più frequente fu quella ottagonale, che dal prototipo del battistero Lateranense a Roma (sec. IV-V) si diffuse in tutto il mondo cristiano (battistero degli Ariani e degli Ortodossi a Ravenna, battistero di Firenze, Parenzo, Fréjus, ecc.). L'interno era animato da deambulatori, nicchie, absidiole, matronei. Anche se il battesimo per immersione era già desueto nel sec. XI, esempi monumentali di battistero si trovano ancora in età romanica (battistero di Pisa, 1152 ; di Cremona, 1167; di Parma, 1196 ); solo dal sec. XIV il battistero tende a scomparire come edificio, mentre il termine rimane a indicare il luogo della chiesa (generalmente una cappella) adibito alla stessa funzione.

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