Descrizione generale

sf. [da barba nel senso di radice+bietola]. Nome comune della pianta Beta vulgaris della famiglia Amarantacee, detta anche bietola, le cui grosse radici tuberizzate sono state usate fin da tempi remoti quali foraggio e alimento . Biennale, ha foglie ampie, spesse, bollose, di color verde scuro con picciolo bianco o rosso-violaceo; i fiori sono piccoli, verdastri, riuniti in glomeruli su scapi ramosi; i frutti sono piccoli acheni brunastri, solitari o fino a 5 per ogni glomerulo. Se ne conoscono varietà da foraggio (Beta vulgaris, varietà rapa, forma alba), da orto (Beta vulgaris, varietà rapa, forma rubra), le cui radici “a trottola”, rosse per la presenza di antociani, si mangiano dopo cottura, da zucchero (Beta vulgaris, varietà rapa, forma altissima). Alla stessa specie appartengono le biete da coste o da erbucce (Beta vulgaris, varietà rapa, forma cicla=Beta cicla).

Botanica: barbabietola da zucchero

La possibilità di estrarre zucchero dalla Beta vulgaris, varietà rapa, forma altissima fu scoperta nel 1747 in Germania; il processo industriale relativo fu messo a punto, però, solo nel 1801; attualmente la barbabietola da zucchero è coltivata nella fascia temperata e ha un contenuto in saccarosio compreso, in media, tra il 13 e il 20%. La maturazione industriale si compie nel primo anno di vita. Tipica pianta da rinnovo, è abbastanza tollerante nei riguardi del terreno (deve essere però ben strutturato e profondo). Non sono elevate, inoltre, le esigenze sia idriche (irrigazione solo eccezionalmente o per avere alte rese) sia termiche (minimo di germinazione 3 ºC; optimum per l'accumulo di saccarosio 10-20 ºC). Nella nutrizione l'elemento più richiesto è il potassio, ma sono pure importanti i consumi di azoto e di fosforo. Le lavorazioni al terreno, sia di preparazione sia colturali, sono notevoli. La semina è primaverile (da marzo ad aprile) al Nord e autunnale al Sud. La raccolta avviene generalmente da fine agosto a metà settembre. Nel mondo ci sono quasi 9 milioni di ha a barbabietola da zucchero. In Italia la produzione si aggira annualmente sui 100-150 milioni di q. Le regioni italiane di maggior produzione di barbabietola da zucchero sono l'Emilia-Romagna, il Veneto, la Puglia, la Lombardia e le Marche. Le barbabietole in coltura da seme (secondo anno di coltura) sono diffuse prevalentemente in Romagna e nelle Marche. § La UE assicura la regolamentazione del settore attraverso un'apposita organizzazione comune di mercato. Per ciascun Stato membro è garantito un prezzo remunerativo per una deteminata quantità di zucchero che viene ripartita tra i produttori; per tale motivo si parla di produzione per quote.

Gastronomia

Della barbabietola si fa un notevole uso alimentare. Sono più apprezzate le barbabietole di netto colore rosso, dette appunto comunemente “carote rosse” o “rape rosse', (il nome esatto barbabietola è usato solo in pochi luoghi). Cotte al forno, poi affettate e condite con sale, olio, aceto, le barbabietole offrono un cibo assai gustoso, dal sapore caratterizzato da una lieve vena dolce.

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