bórgo
IndiceLessico
Sm. (pl. -ghi; ant. anche bórgora, al f.) [sec. XIII; latino tardo burgus, risalente al germanico burgs, piazzaforte, centro abitato].
1) Centro abitato che riveste una certa importanza e che ha una certa grandezza: “di molte case ricco borgo e grosso” (Ariosto).
2) Grosso quartiere cittadino un tempo fuori delle mura, più tardi incorporato nel nucleo urbano; anche quartiere cittadino in genere, specialmente se con struttura urbanistica tipica e omogenea: abita in una viuzza di Parma, vicino a Borgo Sant'Anna.
Urbanistica
Nel Medioevo designò un agglomerato di abitazioni solitamente cinto da mura e in ogni caso distinto dalle terre aperte o dalla campagna. I suoi abitanti erano detti burgenses. Qui i comuni, per motivi militari ed economici, crearono spesso centri fortificati, detti borghi franchi, facendo larghe concessioni immunitarie a coloro che vi si stabilivano. Essi divennero perciò luogo di rifugio di molti servi della gleba che vi ottenevano libertà e protezione giuridica. In Germania e nella Francia settentrionale si chiamava borgo anche la città, mentre nell'Italia meridionale era usato il termine civitas. Con il sec. X il nome indicava un suburbio o il complesso di case racchiuse fra le vecchie mura e una nuova cinta difensiva, o ancora un centro rurale che aveva almeno un fossato difensivo. I burgenses godevano di particolari franchigie, a cui si aggiungevano talora speciali privilegi o addirittura l'autonomia dalla città o la liberazione da ogni vincolo feudale. All'origine del borgo franco esistevano motivi politici o economici: la lotta al potere feudale da parte della città; il desiderio di attirare gli abitanti a confine con altre città; l'acquisto di nuovi mercati a danno di altri centri. In graduatoria d'importanza vengono prima il Freiburg in Germania e il Liber burgus in Inghilterra. Buon terzo è il borgo italiano, che però non avrà mai la complessità di funzioni dei primi due.