bèrta (zoologia)
sf. [sec. XVI; dal nome proprio Berta]. Nome di alcune specie di Uccelli Procellariformi appartenenti alla famiglia dei Procellaridi, appartenenti a diversi generi. Hanno becco sottile e ricurvo, con narici aprentisi all'estremità di tubi nasali; ali lunghe e appuntite; colorazione scura superiormente, bianca inferiormente. Prettamente marine, le berte hanno i loro unici contatti con la terraferma in occasione della nidificazione. A gruppi più o meno numerosi volano con grande leggerezza sfiorando le onde, alternando alcuni battiti d'ala con una fase durante la quale mantengono le ali immobili e rigide, a punte abbassate; possono altresì nuotare e tuffarsi. Si nutrono di piccoli pesci e di invertebrati (crostacei, molluschi), nonché di alghe; sono attive soprattutto di notte. Tra le specie più comuni in Europa vi è la berta maggiore (Calonectris diomedea) lunga sino a 50 cm e con apertura alare di quasi 120 cm, con becco giallo, e la berta minore (Puffinus puffinus), lunga 35 cm, caratterizzata dal netto contrasto del colore decisamente scuro delle porzioni superiori del corpo con il bianco di quelle inferiori. Entrambe le specie sono diffuse nel Mediterraneo. La berta minore è localmente numerosissima lungo le coste delle isole del Mediterraneo (in Italia è particolarmente nota la colonia delle isole Tremiti) ed è caratteristico il suo richiamo lamentoso che si ode dal mare durante la notte. Altre specie sono la berta dell'Atlantico (Puffinus gravis) e la berta grigia (Puffinus griseus), dell'Atlantico e del Mediterraneo occidentale.
Berta. Voce di una berta maggiore (Puffinus kuhli).