azaciclonòlo

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sm. [da aza-+ciclo¹+-olo]. Psicofarmaco dotato di proprietà tranquillizzanti e antiallucinatorie.

Viene impiegato sotto forma di cloridrato, polvere cristallina amara, abbastanza solubile in acqua. Nell'animale da esperimento l'azione dell'azaciclonolo si manifesta bloccando gli effetti psicoeccitanti ed eccitomotori della cocaina, della morfina e dell'amfetamina, e inibisce l'azione allucinatoria della mescalina e dell'ammide lisergica o LSD. Il meccanismo d'azione dell'azaciclonolo è oscuro. È noto, tuttavia, che il farmaco tende a normalizzare il metabolismo cerebrale dei carboidrati e in particolare i processi della fosforilazione ossidativa, i quali vengono fortemente alterati dalle sostanze allucinogene. Le indicazioni più comuni dell'azaciclonolo nella terapia psichiatrica sono le psicosi schizofreniche e gli stati ansiosi e allucinatori. Risultati favorevoli vengono inoltre descritti nel trattamento delle manifestazioni confusionali postoperatorie o di origine tossica.

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