arricchiménto

sm. [sec. XIV; da arricchire]. L'arricchire o l'arricchirsi, anche fig.: l'arricchimento di una nazione; arricchimento di una lingua. In particolare: A) In diritto: arricchimento senza causa, incremento di un patrimonio non giustificabile con motivi degni di tutela legale. La legge obbliga alla restituzione, se possibile, della cosa al suo legittimo proprietario; in caso diverso al pagamento di una congrua indennità. Qualora il danneggiato non disponga di altro mezzo per ottenere riparazione del danno subito, può introdurre un'azione generale di arricchimento (Codice Civile, art. 2041). B) In enologia, pratica attraverso la quale vengono migliorate le caratteristiche di un vino aumentandone in particolare la gradazione alcolica. L'arricchimento consiste essenzialmente nello zuccheraggio (aggiunta di saccarosio nel mosto) ovvero nel taglio (aggiunta al mosto di altri mosti o di vino a elevato contenuto alcolimetrico). La legislazione italiana vieta lo zuccheraggio tranne che per alcuni vini speciali, indicati dalla legge. C) In fisica atomica: arricchimento isotopico, processo che consiste nell'aumentare, in una miscela di isotopi, l'abbondanza relativa di un determinato isotopo. Sono particolarmente importanti i processi di arricchimento dell'uranio 235. D) Nell'industria mineraria, lavorazione del materiale grezzo per separarlo dalla ganga; vedi arricchimento (industria mineraria).

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