andesite
sf. [dal nome delle Ande]. Roccia effusiva di colore grigio scuro, a struttura porfirica, con massa di fondo da olocristallina pilotassica a ipocristallina. È composta principalmente da plagioclasio andesinico-labradoritico (anortite dal 40 al 60%), orneblenda bruna, pirosseni, sia rombici sia monoclinici, biotite e, raramente, olivina. Possono essere presenti feldspati alcalini, quarzo e feldspatoidi; se il quarzo è tra il 5 e il 20%, la roccia è chiamata quarzo-andesite. Minerali accessori sono apatite, zircone, minerali opachi, titanite e granato. Varietà sono le hawaiiti e le mugeariti, andesiti alcaline con olivina; nelle prime il plagioclasio ha composizione andesinica (anortite dal 30 al 45%), mentre nelle mugeariti il plagioclasio è molto sodico (anortite dal 15 al 20%). Le andesiti, di gran lunga più diffuse dei corrispondenti termini intrusivi (dioriti), sono i prodotti più abbondanti del vulcanesimo orogenico, sia di arco insulare sia di cordigliera. La loro giacitura è preferenzialmente in colate laviche, oppure in cupole di ristagno di notevole estensione. L'area tipica delle andesiti è la cordigliera delle Ande, dove affiorano per centinaia di chilometri, associate a daciti e rioliti. Altre zone di affioramento sono rappresentate dagli archi insulari circumpacifici. In Italia le rocce andesitiche sono scarse. Affiorano nell'area vulcanica del Veneto sudoccidentale, di preferenza negli Euganei, nell'arco delle Eolie (per lo più nell'isola di Vulcano) e nella Sardegna centro-occidentale. Andesiti si trovano anche alla base del complesso inferiore nella piattaforma porfirica atesina.