ambulatòrio

agg. e sm. [sec. XVI; dal latino ambulatōríus, da ambulare, camminare].

1) Agg., atto a camminare: muscoli ambulatori.

2) Girovago; portato a viaggiare: la tua mania ambulatoria ti ha permesso di conoscere molti Paesi.

3) In diritto, legato a rapporto di ambulatorietà: obbligazioni ambulatorie.

4) Sm. disus., ambulacro.

5) In zoologia, arti ambulatori, o ambulacrali, negli Artropodi le zampe, in contrapposizione alle appendici che svolgono altre funzioni.

6) Locale o complesso di locali adibito alla visita medica e alla cura di infermi di cui non è necessario il ricovero in ospedale; in genere è fornito di apparecchiature e attrezzature specifiche per la diagnostica e la cura, in rapporto alle necessità specialistiche. In tal senso si usa anche come agg.: visita ambulatoria. § Nella legislazione italiana, l'apertura e l'esercizio di ambulatori sono autorizzati dal prefetto, previo parere del Consiglio Provinciale della Sanità. I contravventori (art. 193 del T.U. delle leggi sanitarie) sono puniti con l'arresto fino a due mesi e con ammenda. Indipendentemente dal procedimento penale il prefetto ordina la chiusura degli ambulatori aperti o esercitanti senza la prescritta autorizzazione e può altresì ordinare la chiusura fino a tre mesi degli ambulatori nei quali siano state constatate violazioni alle prescrizioni contenute nell'atto di autorizzazione o altre irregolarità.