alluminiatura o alluminatura
sf. [da alluminiare]. Ricoprimento con uno strato di alluminio di superfici semilavorate di acciaio o altri materiali metallici e non, avente sia lo scopo di proteggere il materiale dall'ossidazione a caldo e dalla corrosione atmosferica, sia quello di formare specchi. Può essere realizzata per immersione del pezzo da trattare in bagno fuso di alluminio, oppure mediante “spruzzo” di particelle del metallo estremamente suddivise, che vengono proiettate a mezzo di apposite pistole sul materiale che si vuole ricoprire (metallizzazione a spruzzo). Con questo secondo procedimento si provoca, tra l'altro, l'alluminiatura di vetri per la formazione di specchi pregiati. A seconda delle modalità di esecuzione dell'operazione si ottengono strati ricoprenti uniformi dello spessore di 0,1-0,2 mm. Le caratteristiche meccaniche e l'uniformità dello spessore dello strato formato vengono migliorate con successive operazioni di laminazione. Un altro processo termochimico di alluminiatura (calorizzazione) provoca la diffusione dell'alluminio con la formazione di una lega superficiale ferro-alluminio resistente alle alte temperature e alla corrosione. Si chiama inoltre alluminiatura a vernice il rivestimento ottenuto applicando la polvere di alluminio come pigmento. In questo caso il prodotto di partenza (fogli o pezzetti di alluminio) è introdotto in un mulino a palle d'acciaio assieme a un lubrificante (solitamente acido stearico), fino a ottenere una pasta in cui le dimensioni delle particelle d'alluminio raggiungono il decimo di micron. L'alluminiatura a vernice trova ampia applicazione nella verniciatura di serbatoi di stoccaggio grazie all'alto potere riflettente della superficie ottenuta e nella verniciatura di boilers, motori, ecc. per la buona resistenza alle medie temperature.