agrifòglio

sm. [sec. XIV; latino acrifŏlíum, comp. di acer, acuto, spinoso, e folium, foglia]. Nome comune usato per indicare Ilex aquifolium, pianta sempreverde della famiglia Aquifoliacee, spesso dal portamento cespugliforme, con chioma densa; le foglie, ovalo-oblunghe, sono coriacee, scure, lucenti superiormente e più chiare sulla pagina inferiore, lobato-spinescenti ai margini; i fiori sono piccoli, bianchi o rosei; i frutti sono bacche rosse, grosse quanto un pisello, e maturano nel tardo autunno. Ne esistono varietà a foglie variegate. Preferisce i climi freschi e si coltiva per ornamento e per trarne i rami, con le bacche, come mazzo natalizio con significato beneaugurale. È largamente diffuso nell'Europa occidentale e meridionale e in quasi tutta l'Asia.

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