agiografìa
sf. [da agiografo]. Ramo della letteratura cristiana riguardante la vita dei martiri e dei santi. Per estensione, trattatistica che tende a esaltare i personaggi o i fatti storici di cui si occupa, magari arricchendoli di tratti leggendari. In senso strettamente religioso l'agiografia si limita alle biografie dei santi il cui culto è riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa. § I più antichi documenti agiografici sono gli . Le prime biografie di santi (non martiri) furono scritte da Sant'Atanasio (Vita di Antonio), dal diacono Paolino (Vita Ambrosii), da Possidio (Vita Augustini): sono riprese dai modelli classici e in particolare dalle biografie di Svetonio, mentre i Dialoghi di San Gregorio Magno indulgono già all'elemento leggendario. Questo diventa ancor più prevalente negli scritti di San Gregorio di Tours (De gloria Martyrum, De gloria Confessorum) e nelle numerose biografie di Santa Brigida di Kildare e di San Brandano degli autori irlandesi. Nei sec. IX e X l'agiografia è l'elemento principale della produzione letteraria; in essa si nota però un maggior rispetto per i dati biografici. Il dato storico è ancor più rigoroso nell'agiografia del sec. XIII, specialmente nelle biografie di San Francesco d'Assisi scritte da Tommaso da Celano e da San Bonaventura. Fra le numerose opere agiografiche di questo tempo va ricordata, per la sua vastissima diffusione, la Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine, purtroppo mancante di serietà critica. L'Umanesimo e la Riforma portarono a un miglioramento dello stile e a un più risoluto senso critico e prepararono l'atmosfera all'opera dei bollandisti (sec. XVII), con i quali inizia la vera agiografia critica, parallela a una vasta rifioritura di vite di santi scritte nelle varie lingue moderne: Flos Sanctorum (1599) di P. Ribadeneyra; Raccolta di vite de' santi per ciaschedun giorno dell'anno (1763-67) di C. Massini; Les petits bollandistes (1878) di P. Guérin; Les Saints, collana diretta da H. Joly. La Santa Sede ha convalidato l'orientamento critico dell'agiografia eliminando dal calendario un primo elenco di 44 santi.