affusto

sm. [sec. XIX; dal francese ant. affust]. Struttura in metallo o in legno che sostiene la bocca da fuoco e ne consente il trasporto, la manovra e il puntamento per il tiro. Usati per la prima volta nel sec. XIV, gli affusti consistevano inizialmente in un semplice supporto in legno su cui era poggiata l'arma: oltre a blocchi, cavalletti e puntelli erano usati tronchi scavati longitudinalmente e castelli di assi e di legni opportunamente disposti e legati fra loro. Nel corso del sec. XV le bocche da fuoco vennero montate su congegni più complessi e talvolta assai ingegnosi che permettevano rudimentali manovre di puntamento in elevazione; questi affusti potevano essere utilizzati quasi esclusivamente per operazioni che non richiedessero frequenti variazioni di puntamento in direzione: ciò limitava l'impiego delle artiglierie alla difesa (la bocca da fuoco era in questo caso mantenuta puntata in direzione di passaggi obbligati e altri luoghi tatticamente importanti) e all'assedio. Col sec. XVI l'applicazione di ruote agli affusti, che restavano fissi al terreno grazie a una coda in legno, ne facilitò il trasporto consentendo maggiori margini di puntamento in direzione: poté così finalmente nascere un'artiglieria da campagna che si dimostrò assai utile nel corso dei grandi conflitti del secolo successivo. L'adozione di un congegno di punteria a vite, introdotto nell'artiglieria dal generale francese Jean Baptiste Vaquette de Gribeauval (Amiens 1715-Parigi 1789), dei freni idropneumatici nel sec. XIX e, alla fine dello stesso secolo, di organi deformabili per assorbire l'arretramento della bocca da fuoco senza produrre uno spostamento dell'intero complesso rappresentano altre tappe assai significative nell'evoluzione dell'affusto. La sempre maggiore precisione e rapidità di tiro, l'aumento delle gittate, la continua diversificazione dei tipi per i più svariati impieghi richiesero affusti sempre più complessi, capaci di adeguate prestazioni. Gli attuali affusti vengono usati per installazioni fisse, per artiglierie da campagna, da montagna, da assedio, da difesa, da costa, navali, contraeree e per mezzi corazzati; in particolar modo gli affusti utilizzati per il tiro anticarro e contraereo esigono una grande possibilità di manovra: alcuni tipi recentemente costruiti consentono settori di tiro di 360º. Il perfezionamento dei sistemi di deformazione fa sì che la canna rinculi tornando all'esatta posizione di partenza; questo processo viene facilitato dall'applicazione di elementi elastici (vedi freno e ricuperatore). Le artiglierie navali si servono di affusti a piedestallo (con perno centrale rotante) e a piattaforma (con piattaforma circolare rotante su sfere o rulli); nel caso degli affusti di bordo è necessario prendere le opportune precauzioni (alta velocità di brandeggio) onde evitare gli errori di punteria dovuti ai movimenti dello scafo. Sono infine usati affusti multipli soprattutto per le mitragliere contraeree sia di terra sia di bordo.

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