acetàbolo o acetàbulo
Indicesm. [sec. XIII; dal latino acetabŭlum].
1) Calice per aceto (o altri liquidi) usato dagli antichi Romani anche come misura di capacità.
2) In anatomia: A) anticamente, qualsiasi formazione cavitaria articolare semisferica; B) incavo, dalla caratteristica forma a scodella (detto anche cotile, cavità acetabolare o cotiloidea), situato sulla faccia esterna dell'osso iliaco, nel quale l'anca si articola con la testa del femore (articolazione coxo-femorale).
3) In zoologia, organo adesivo presente in molti Platelminti parassiti appartenenti alle classi Trematodi e Cestodi. L'acetabolo, di forma circolare, è provvisto di muscolatura radiale che contraendosi determina la formazione di una depressione che consente una tenace adesione sull'organismo parassitato (vedi ventosa).