Zingaretti, Nicola

Politico italiano (Roma, 1965). Dal 2013 (riconfermato nel 2018) è presidente della Regione Lazio, dal 2019 è segretario del Partito Democratico. Il suo impegno politico risale all’inizio degli anni Ottanta quando prende parte al movimento per la pace e ad associazioni antirazziste. Alla fine del decennio è segretario della Federazione Giovani Comunisti Italiani di Roma e nel 1992 viene eletto segretario nazionale della Sinistra Giovanile e l’anno seguente consigliere comunale a Roma. Dal 1995 al 1997 è presidente dell’Unione Internazionale della Gioventù Socialista (YUSI) e vicepresidente dell’Internazionale socialista. Tra il 1998 e il 2000 è responsabile delle relazioni internazionali dei Democratici di Sinistra dei quali nel 2000 diventa segretario di Roma contribuendo alla vittoria di Walter Veltroni alle elezioni amministrative comunali. Nel 2004 si candida e viene eletto al Parlamento Europeo nella lista Uniti per l’Ulivo. Nel 2008 viene eletto presidente della Provincia di Roma. Nell’estate del 2012 annuncia di volersi candidare sindaco di Roma, ma ad ottobre rinuncia, dichiarando di candidarsi alle elezioni regionali del Lazio anticipate a causa delle dimissioni della giunta Polverini. Nel 2013, sostenuto da Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Lista Zingaretti, Partito Socialista Italiano e Centro Democratico, Zingaretti viene eletto presidente della Regione Lazio battendo con il 40,65% dei voti il candidato del Centro-destra Francesco Storace. Nel 2018 viene rieletto per il secondo mandato (primo nella storia della regione Lazio) battendo lo sfidante Stefano Parisi. Nell’ottobre dello stesso anno Zingaretti lancia la sua candidatura a segretario del Partito Democratico per le elezioni primarie del 2019 nelle quali ottiene il 66% delle preferenze. In marzo l’Assemblea nazionale del Partito Democratico lo proclama segretario. Nell’agosto del 2019 a seguito della crisi del governo Conte aperta da Matteo Salvini, nelle consultazioni con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tra i sostenitori della necessità di cercare in Parlamento una nuova maggioranza che porta alla nascita del governo Conte II. Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, Zingaretti è tra i più critici circa la decisione del leader di Italia Viva Matteo Renzi di aprire una crisi di governo resa effettiva in gennaio con le dimissioni dei ministri del partito. A seguito dell’incarico affidato dal Presidente della Repubblica Mattarella a Mario Draghi per formare un governo misto tecnico-politico, Zingaretti è tra i sostenitori della necessità di votare la fiducia al nuovo esecutivo insediatosi il 13 febbraio 2021. Logorato dai dissidi interni al partito, nel marzo 2021 rassegna le proprie dimissioni da segretario.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora