Wordsworth, William
Indicepoeta inglese (Cockermouth, Cumberland, 1770-Rydal Mount, Westmoreland, 1850). Carattere chiuso e indocile, cercò sollievo, già nell'infanzia travagliata dalla morte prematura dei genitori, nel contatto con la tranquilla e pittoresca natura del natio distretto dei laghi, destinata a esercitare un influsso determinante sulla sua formazione di poeta. Laureatosi a Cambridge in giurisprudenza, nell'estate del 1790 intraprese un viaggio a piedi attraverso la Francia, la Svizzera e l'Italia settentrionale, e da questa esperienza trasse materiale per i suoi primi tentativi poetici. Nel 1791-92 soggiornò in Francia, dove simpatizzò per la Rivoluzione ed ebbe una relazione sentimentale con Annette Vallon, che gli diede una figlia. Separatosi da lei e tornato in Inghilterra, attraversò un periodo di profondo turbamento, reso ancora più drammatico dalla grave crisi morale – riflessa nel dramma in versi The Borderers (1795; I confinanti) – in cui lo precipitarono gli sviluppi della situazione francese e il pervertimento degli ideali razionalistici e umanitari della Rivoluzione. Tale crisi lo avrebbe in seguito portato, con un progressivo ma radicale mutamento di convinzioni politiche, su posizioni di intransigente conservatorismo. Anche se il ricordo di Annette continuò a perseguitarlo, ritrovò equilibrio e serenità nel contatto con la natura e per le cure della sorella Dorothy (1771-1855) che gli sarebbe rimasta compagna devotissima per circa quarant'anni e i cui Journals, pubblicati a cura di W. Knight dal 1896 al 1904, sono di grande interesse per la luce che gettano sul poeta, il suo mondo e i suoi rapporti familiari. Nel 1795 incontrò S. T. Coleridge, che lo avvicinò ai sistemi della filosofia tedesca e che iniziò con lui un famoso sodalizio, da cui nacquero nel 1798 le Lyrical Ballads, considerate il manifesto ufficiale del romanticismo inglese e contenenti, accanto ad alcune delle poesie più note e riuscite di Wordsworth, un'importantissima introduzione (all'edizione del 1801), in cui i due autori enunciavano i principi fondamentali del movimento. Nel 1799 i Wordsworth si stabilirono a Grasmere, nel Cumberland, regione nella quale il poeta trascorse, a parte alcuni viaggi sul continente, tutto il resto della sua lunga vita. Il periodo tra il 1802 (anno del suo matrimonio con Mary Hutchinson, che gli diede sette figli) e il 1807 fu il più produttivo della sua carriera: oltre a varie sequenze di sonetti, poi raccolti, assieme ad altre liriche, nei Poems in Two Volumes (1807), egli completò, nel 1805, il famoso poema autobiografico The Prelude, che avrebbe dovuto fungere da introduzione a un ambizioso poema filosofico sull'uomo, la natura e la società, del quale fu più tardi (1814) composta solo una parte, The Excursion. A quell'epoca però la felicità della sua vena aveva già cominciato a inaridirsi, e nessuno dei volumi pubblicati dopo il 1807 – con l'eccezione di Peter Bell e The Waggoner (Il carrettiere), apparsi nel 1819 ma composti parecchi anni prima – riesce a mantenere la freschezza di ispirazione dei lavori del primo periodo. È probabile che le opere della maturità – tra cui si ricordano i sonetti di The River Duddon (1820), gli Ecclesiastical Sonnets (1822), la raccolta Memorials of a Tour on the Continent (1822) – abbiano risentito, oltre che dell'accennato irrigidirsi delle sue convinzioni politiche, anche di tutta una serie di avvenimenti spiacevoli che gli esacerbarono un carattere e un'esistenza mai completamente tranquilli e sereni. Nominato poeta laureato alla morte di R. Southey (1843), si spense nella dimora di Rydal Mount, dove si era trasferito nel 1819. Massimo rappresentante, assieme a Coleridge, della prima generazione dei romantici inglesi, Wordsworth occupa un posto di eccezionale importanza nello sviluppo della sensibilità moderna.
L. Abercrombie, The Art of Wordsworth, Oxford, 1952; F. Marsh, Wordsworth's Imagery, New Haven Conn., 1952; M. Moorman, Wordsworth: a Biography, Londra, 1957; F. Rota, Wordsworth: un aspetto della sua poesia, Messina, 1958; M. Pagnini, La poesia di Wordsworth, Milano, 1959; B. Groom, The Unity of Wordsworth's Poetry, Londra, 1966; R. N. Murray, Wordsworth's Style, Lincoln (Neb.), 1967; G. Durrant, Wordsworth, Cambridge, 1969; J. R. Curtis, Wordsworth's Experiments with Tradition, Ithaca (N. Y.), 1971; S. M. Parrish, The Art of the Lirical Ballads, Cambridge (Mass.), 1973; P. D. Sheats, The Making of Wordsworth's Poetry, Cambridge (Mass.), 1973; T. Starace, Wordsworth e Pascoli, Catanzaro, 1987.