Vulci
(latino Volci), antica città etrusca del Lazio, i cui resti si trovano sulla destra del basso corso del fiume Fiora, nel territorio comunale di Montalto di Castro (provincia di Viterbo). Sottomessa da Roma nel 280 a. C., divenne municipio dopo la guerra sociale del 90-88 a. C. e decadde in epoca imperiale. § Dell'antico abitato etrusco-romano, oltre alle mura (forse del sec. IV a. C.), restano avanzi di un tempio, di un ninfeo, di un portico e di altri edifici che fiancheggiavano il decumano (tra cui la Domus del criptoportico, con resti di impianto termale ornato da mosaici pavimentali). Nei dintorni si trovano ricchissime necropoli etrusche tipologicamente molto varie (tombe a pozzo, a fossa, a cassone). Notevoli il sacello di Ercole, il tumulo della Cuccumella (sec. VI a. C.) e la tomba François, con ricca serie di pitture parietali probabilmente del sec. III a. C. (ora a Roma, collezione archeologica di villa Albani). Nel restaurato castello della Badia ha sede dal 1975 il Museo Archeologico Nazionale di Vulci, che conserva reperti provenienti dalla città e dalle necropoli (tra cui bronzetti votivi e una statua di Ercole imberbe). Il castello, medievale, addossato a picco su una profonda gola, è collegato all'altra sponda del Fiora da un ardito ponte a tre arcate (quella mediana è alta 30 m), costruito in epoca romana (sec. I a. C.) con resti etruschi.
Vulci. L'interno della tomba delle Iscrizioni.
De Agostini Picture Library/G. Nimatallah