Valcamònica
IndiceGeografia
Regione valliva della Lombardia, quasi interamente nel territorio della provincia di Brescia, percorsa dal fiume Oglio. Si apre nel settore meridionale delle Alpi Retiche e nella parte orientale delle Prealpi Lombarde e si estende per circa 80 km in direzione NE-SW, tra i passi di Gavia e del Tonale (che la mettono in comunicazione rispettivamente con la Valtellina e la val di Sole ) e il lago d'Iseo. È fiancheggiata da elevati rilievi montuosi (fra i quali il massiccio dell'Adamello-Presanella) che la separano dalle valli trentine del Sarca e del Noce. Sul versante sinistro si aprono la val Malga e la val di Saviore, su quello destro la Val Grande, la valle del Mortirolo, la val di Corteno, la val Paisco e la val di Scalve. La parte superiore della valle, che si estende fino a Edolo, ha carattere decisamente montano con vasti pascoli e fitti boschi di abeti. Oltre Edolo la valle descrive una grande S e si allarga di tanto in tanto a formare conche prative. A Breno ha inizio il tratto inferiore della valle, chiuso tra alte pareti montuose e con un fondovalle intensamente coltivato. L'economia della valle si basa, oltre che sull'agricoltura, anche sull'allevamento bovino, sulla lavorazione del legno, su alcune attività industriali, sul turismo estivo e termale, sugli sport invernali e sulla produzione di energia idroelettrica. I centri principali sono Darfo-Boario Terme, Breno, Capo di Ponte, Edolo, Vezza d'Oglio e Ponte di Legno. Anche val Camonica.
Preistoria
L'importanza della Valcamonica dal punto di vista preistorico è dovuta alle migliaia d'incisioni rupestri rappresentanti costruzioni, animali, guerrieri, cacciatori, arnesi, oltre che segni di probabile significato rituale. Le zone di maggior concentrazione sono a Cemmo, a Capo di Ponte (dove, in località Naquane, ha sede il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri), a Darfo e a Luine, anche se le incisioni si ritrovano in tutta la zona fino a oltre i 1000 m. Tutto l'insieme attesta l'esistenza di insediamenti del popolo dei Camuni (dai quali la valle ha preso il nome) che si sono succeduti dalla fine del Neolitico fino alla tarda Età del Ferro.