Tutsi

gruppo etnico africano di stirpe Huma, che presenta i caratteri antropologici tipici dei niloto-camiti, con un'accentuata macroschelia e una notevole altezza (in media 185 cm nelle donne e fin oltre i 2 metri negli uomini). Allevatori di bovini, noti anche con i nomi di Vatussi, Batussi e Watutsi, migrarono verso il sec. XIII dalle originarie sedi a nord del lago Vittoria sin nel Ruanda; alcuni piccoli gruppi si stabilirono anche nell'Urundi; erano organizzati in clan patriarcali e suddivisi in classi d'età, base della tipica struttura “militare” dei popoli pastori dell'Africa orientale. Fin verso il sec. XVI vissero pacificamente insieme con gli agricoltori autoctoni, gli Hutu, che proteggevano dai nemici grazie alla loro notevole organizzazione militare; in seguito, forse per influsso arabo o europeo, diedero vita nel Ruanda a un vero e proprio regno nel quale la loro esigua minoranza costituiva una sorta di aristocrazia che godeva di privilegi illimitati ed esercitava un potere assoluto; sotto i loro re, i Tutsi perseguirono una politica di espansione che venne arrestata quando il Ruanda, nel sec. XIX divenne colonia dei Tedeschi e poi protettorato belga; i Tutsi mantennero tuttavia la loro posizione di predominio sostenuti dai colonialisti bianchi; questo provocò, negli anni Sessanta del secolo scorso, con l'indipendenza del Ruanda, una serie di cruente rivolte da parte degli Hutu che costrinsero gran parte dei Tutsi a rifugiarsi nei Paesi vicini e decretarono la fine del loro regno. Sopite le lotte tribali e tornati in parte tra gli Hutu, i Tutsi rinunciarono ai loro privilegi, ma nel 1994 le antiche rivalità tornarono nuovamente a esplodere, provocando una sanguinosa guerra civile. Dopo un primo massacro compiuto dagli Hutu nei confronti dei Tutsi, costretti ad abbandonare il Paese, il Fronte Patriottico Ruandese, composto da Tutsi, conquistò gradatamente il potere, costringendo decine di migliaia di profughi Hutu a cercare rifugio in altri Paesi. Infruttuosi sono risultati i tentativi dell'Alto Commissario ai Profughi dell'ONU, che ha chiesto l'apertura di un corridoio umanitario e l'intervento di una forza multinazionale.