Turchi, Alessandro, detto l'Orbétto
pittore italiano (Verona 1578-Roma 1649). Dopo il giovanile alunnato presso il veronese F. Brusasorci, passò a Roma dove rimase fino alla morte. Nell'opera di Turchi la lezione del naturalismo caravaggesco, assorbita attraverso il Saraceni con cui l'artista collaborò negli affreschi della Sala Regia in Quirinale (1616-17), si innesta sulla matrice veneta piegandosi anche a suggestioni del tardo manierismo toscano ed emiliano, da cui risulta una maniera morbida e languida; così nelle numerose tele di soggetto mitologico e storico (Ercole e Onfale, Monaco, Alte Pinakothek; Giudizio di Mida, Pommersfelden, Collezione Schönborn). A una più severa impostazione formale l'artista si attenne invece nelle pale sacre (S. Pietro liberato dall'Angelo, Modena, Galleria Estense), tra cui numerose quelle tuttora conservate in chiese veronesi.