Trisòbbio
Indicecomune in provincia di Alessandria (35 km), 341 m s.m., 9,40 km², 682 ab. (trisobbiesi), patrono: Maria Santissima Assunta (15 agosto).
Centro situato nelle colline dell'Alto Monferrato tra la Bormida e il torrente Orba. Nel sec. XI appartenne ai vescovi di Acqui, poi ai marchesi di Occimiano che nel 1198 cedettero i diritti ad Alessandria. Nel 1227, appoggiati da Genova, ottennero il feudo i marchesi del Bosco. All'inizio del sec. XV il territorio passò ai marchesi del Monferrato, rappresentati dai Malaspina e poi dagli Spinola.§ Il borgo, disposto a cerchi concentrici collegati da viottoli e stradine, è dominato da un castello: ricostruito agli inizi del sec. XX identico a quello medievale distrutto nel corso dei secoli, conserva della struttura originaria un torrione, ristrutturato, e ospita un'enoteca. La parrocchiale è di epoca barocca.§ L'economia, a parte alcuni laboratori artigianali, si basa sull'agricoltura: si coltivano cereali, foraggi e soprattutto pregiati vigneti con produzione di vini DOC (dolcetto d'Ovada, barbera). Notevole il turismo di villeggiatura estiva.