Trèvi nel Làzio
Indicecomune in provincia di Frosinone (43 km), 821 m s.m., 54,44 km², 1822 ab. (trebani), patrono: san Pietro (29 agosto).
Centro nell'alta valle del fiume Aniene. Antica Treba, poi Treba Augusta, fu sede vescovile unita ad Anagni da papa Niccolò II (1060). Devastato e saccheggiato dai Longobardi (sec. VII) e dai Saraceni (sec. IX), divenne possesso del monastero di Subiaco (sec. XII); feudo dei Caetani dal 1297 al 1471, fu poi restituito ai monaci. Della città antica restano la necropoli degli Equi, l'arco romano, tratti delle mura medievali, il castello Caetani (sec. XII-XIII) con torrione; la collegiata di Santa Maria Assunta (sec. XV-XVI, ma molto ristrutturata); di origine medievale sono i due oratori di San Pietro e di Santa Maria del Riposo. L'economia si basa sull'agricoltura, l'allevamento, lo sfruttamento dei boschi e, soprattutto, sul turismo favorito da buona ricettività: è comune del Parco Regionale dei Monti Simbruini e nel territorio si trovano gli Altipiani di Arcinazzo (1000 m); gli immensi boschi e le cascate dell'Aniene sono meta di escursionismo. Nei dintorni sgorga la sorgente Suria con acque curative.