Tocqueville, Alexis-Charles-Henri-Maurice Clérel de-
Indicestorico e uomo politico francese (Verneuil 1805-Cannes 1859). Entrato in magistratura nel 1827, vi ebbe collega G. de Beaumont che fu poi suo collaboratore negli studi storici ed editore delle sue opere postume; nel 1831-32 fu con Beaumont incaricato di uno studio sul sistema penale americano, che ebbe poi notevole peso nella riforma della legislazione penale francese. Dimessosi dalla magistratura in seguito alla destituzione di Beaumont (1832), dopo un viaggio di studio in Inghilterra portò a termine la prima parte della sua prima grande opera: De la démocratie en Amérique (1835; La democrazia in America). Dopo la pubblicazione della seconda parte (1840) Tocqueville fu nominato accademico di Francia (1841). L'opera, accolta con eccezionale favore (specie la prima parte), segnò il definitivo superamento in termini di cultura politica dell'ideologia della Restaurazione proponendo una lucida analisi del progresso sociale visto come fatale avvio a una società liberale, fondata per evitare il pericolo della “dittatura della maggioranza” sul libero associazionismo e sulle autonomie locali, su un reale equilibrio tra sistema di governo e sistema di leggi. Nel frattempo (1837) Tocqueville iniziò l'attività politica e nel 1839 fu eletto deputato per la Manica. In campo scientifico affrontò, con l'Histoire philosophique du règne de Louis XV (1846), seguito più tardi da Coup d'œil sur le règne de Louis XVI (1850), il problema storico della Rivoluzione del 1789. Dopo la Rivoluzione del 1848, a cui aderì, fu eletto deputato alla Costituente e nel 1849 all'Assemblea legislativa: assunse anche la carica di ministro degli Esteri nel governo Barrot che decise l'intervento francese nella Questione romana con la spedizione Oudinot; caduto il governo, durante un soggiorno a Sorrento Tocqueville scrisse i Souvenirs (postumi, 1893), una storia dei fatti del 1848 e 1849 che chiarisce la parte da lui allora sostenuta. Dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851 Tocqueville fu incarcerato per aver sottoscritto la messa in stato d'accusa di Luigi Napoleone: scarcerato, e dopo aver vissuto per qualche tempo in Germania e in Italia, si ritirò a Cannes dedicandosi esclusivamente agli studi storici. Nel 1856 pubblicava la sua opera maggiore, L'Ancien Régime et la Révolution (che avrebbe dovuto essere la parte iniziale di un'opera molto più ampia, rimasta allo stato di appunti e di frammenti sparsi), un classico ormai della storiografia delle istituzioni politiche, in cui tra l'altro, contro le considerazioni allora comuni sulla Rivoluzione francese come frattura tra due diversi momenti storici, viene affermata la sostanziale continuità storica tra la Francia della monarchia assoluta e il nuovo stato caratterizzato da un potere politico e amministrativo fortemente centralizzato.
Bibliografia
V. De Caprariis, Profilo di Tocqueville, Napoli, 1962; J. S. Mill, Sulla Democrazia in America di Tocqueville, Napoli, 1972; X. de la Fournière, Alexis de Tocqueville, Parigi 1981; J. C. Lamberti, Tocqueville et les deux démocraties, Parigi, 1983; M. Hereth, Alexis de Tocqueville, Threats to Freedom in Democracy, Durham, 1986; L. E. Shiner, The Secret Mirror. Literary Form and History in Tocqueville's “Recollections”, New York, 1988; J. M. Besnier, D. Lofrancesco, F. M. De Sanctis, Il teatro della politica. Tocqueville tra democrazia e politica, Reggio nell'Emilia, 1990.