Thorne, Kip Stephen
Fisico teorico statunitense (Logan, 1940). Figlio di un professore universitario di Chimica e di una economista, Thorne eccelle vincendo il riconoscimento nel Westinghouse Science Talent Search come senior alla Logan High School; consegue il Bachelor of Science presso il California Institute of Technology (Caltech) nel 1962 e il suo dottorato di ricerca alla Princeton University nel 1965 sotto la supervisione di John Archibald Wheeler. Thorne torna al Caltech come professore associato nel 1967 e diviene professore di fisica teorica nel 1970, diventando uno dei più giovani professori ordinari nella storia del Caltech all'età di 30 anni. Nel 1981 diviene William R. Kenan Jr. Professor e nel 1991 Feynman Professor of Theoretical Physics. È professore a contratto presso l'Università dello Utah dal 1971 al 1998 e Andrew D. White Professor at Large alla Cornell University dal 1986 al 1992. Nel 1994 è tra i fondatori del LIGO Project (Laser Interferometer Gravitational Wave Observatory). Nel 2009 rassegna le dimissioni dalla cattedra Feynman (ora è Professore Feynman di fisica teorica, emerito) per intraprendere anche la carriera di scrittore e regista. Il suo primo progetto cinematografico è Interstellar a cui ha lavorato con Jonathan e Christopher Nolan. La ricerca di Thorne si è concentrata principalmente sull’Astrofisica relativistica e sulla Fisica della gravitazione, con particolare attenzione alle stelle relativistiche, ai buchi neri e soprattutto alle onde gravitazionali. È noto al grande pubblico per la sua controversa teoria secondo cui i wormhole possono essere utilizzati per i viaggi nel tempo; i contributi scientifici di Thorne, incentrati sulla natura generale di spazio, tempo e gravità, abbracciano l'intera gamma di argomenti della relatività generale. In rappresentanza della LIGO Scientific Collaboration, con altri tre fisici, Thorme annuncia che nel settembre 2015 LIGO ha registrato la traccia di due buchi neri in collisione a 1,3 miliardi di anni luce di distanza. Questa rilevazione registrata è stata la prima osservazione diretta di un’onda gravitazionale e conferma un'importante previsione della teoria della relatività generale di Einstein. Nel 2017 ha ricevuto il Premio Nobel per la Fisica insieme a Rainer Weiss e Barry C. Barish “per i contributi decisivi al rivelatore LIGO e all'osservazione delle onde gravitazionali”.