Szeemann, Harald

critico d'arte e curatore svizzero (Berna 1933-Tegna 2005). Dopo una prima esperienza nel teatro contemporaneo si dedica all'arte. Negli anni Sessanta del Novecento è direttore della Kunsthalle di Berna, dove ospita spettacoli di jazz e di teatro e dove realizza, tra le altre mostre, When Attitudes Become Form, che introduce nuovi linguaggi e modi di intendere l'arte, trasformando il museo in un laboratorio sperimentale, grazie alla partecipazione di artisti come J. Beuys, Franz Gertsch, L. Weiner, M. Heizer, Bruce Naumann. In seguto si dimette dalla Kunsthalle preferendo operare come freelance, inventando la figura del "curatore indipendente", cioè un organizzatore di mostre slegato dalle istituzioni museali. Nel 1972 viene chiamato a dirigere Documenta 5 a Kassel e nel 1978 cura una mostra sul Monte Verità, la comunità artistica fondata agli inizi del secolo sulle prealpi locarnesi. Nel 1980 inventa con A. B. Oliva la sezione "Aperto" alla Biennale di Venezia dedicata ai giovani e rinizia a lavorare per le istituzioni museali diventando collaboratore alla Kunsthaus di Zurigo. Nel 1999 viene nominato direttore artistico della Biennale di Venezia, carica che ricoprirà anche nel 2001. Nel 1997 è direttore della Biennale di Lione e nel 2000 di quella di Sydney. Negli ultimi anni della sua carriera avvia un ciclo di mostre sulle nazioni, tra cui La Svizzera Visionaria nel 1991, L’Austria in un giardino di rose nel 1996 e Il Belgio Visionario nel 2005.

Mostra curata da Szeemann nel 1969 alla Kunsthalle di Berna. In questa occasione gli artisti si sono preoccupati non tanto di esporre l'opera d'arte, quanto piuttosto di mostrare il processo che ne era alla base, l'intenzione scatenante, coinvolgendo lo spettatore non più in un'esperienza visiva, quanto mentale. L'atteggiamento di ribellione verso l'arte tradizionalmente intesa, li portò a rifiutare un prodotto finito, definitivo e immutabile in favore della messa in scena di azioni, informazioni, descrizioni di idee. Vi parteciparono artististi come A. Boetti, C. Andre, J. Beuys, W. De Maria, H. Haacke, Michael Heizer, J. Kosuth, M. Merz, Lawrence Weiner e molti altri.