Struth, Thomas
fotografo tedesco (Geldem 1954). All'Accademia di Düsseldorf, la città dove vive, ha studiato pittura ed è stato allievo del fotografo B. Becher, insieme a T. Ruff. Risalgono al 1978 le sue prime immagini di grande formato che raffigurano le metropoli europee, americane e giapponesi in inquadrature caotiche investite da una luce cruda. Questi scenari, presentati da una prospettiva frontale, disorientano lo spettatore con la loro mancanza di un punto focale; anche l'uomo vi compare solo come un elemento tra i tanti, smarrito in mezzo ai messaggi pubblicitari. Oltre a concentrarsi sulla rappresentazione di spazi urbani privi di qualunque individualità, Struth ha ripreso interni di musei e chiese, ha fotografato fiori, paesaggi e si è cimentato nel ritratto familiare. Tutte le sue opere, in cui il soggetto viene circoscritto e analizzato meticolosamente, sono caratterizzate dal distacco e dalla sospensione del giudizio. Vincitore del premio internazionale “Spectrum” nel 1997, ha esposto le sue opere al Guggenheim Museum di New York, al Museum of Contemporary Art di Los Angeles, alla Tate Gallery di Londra. Tra i suoi libri fotografici spicca Thomas Struth, Still (1998). Nel 1999-2000 la Marian Goodman Gallery di New York gli ha dedicato la mostra New pictures from paradise.