Solèri, Pàolo
architetto e urbanista italiano (Torino 1919-Paradise Valley, Arizona, Stati Uniti, 1919). Laureatosi al Politecnico di Torino, nel 1947 si trasferì negli USA, dove collaborò attivamente con F. L. Wright. Tornato per cinque anni in Italia, ha poi fatto ritorno negli Stati Uniti e ha lavorato in Arizona dove, a Cave Creek, ha costruito, secondo i caratteri del razionalismo che contraddistinguono tutta la sua opera, la Casa del Deserto (1951, in collaborazione con M. Mills). Nel 1959 ha progettato Mesa City, città su un altopiano per due milioni di abitanti, nel quadro della ricerca delle migliori soluzioni possibili per la città del Duemila. In Italia progettò una fabbrica di ceramiche a Vietri sul Mare (1954); grazie a questa occasione, ebbe modo di conoscere il processo di creazione delle ceramiche, e ne ha sfruttato le possibilità per creare una struttura architettonica funzionale e decorativa a un tempo. Nel 1956, assieme alla moglie Colly, Soleri creò la fondazione Cosanti, una istituzione educativa senza scopo di lucro destinata a promuovere la ricerca architettonica e urbanistica. Nel 1970 pubblicò il volume Arcologia, la città a immagine dell'uomo, creando una nuova categoria artistica, appunto l'arcologia, prospettata da Soleri come unica soluzione possibile per le città del futuro. Il termine vuole significare città progettate per massimizzare l'interazione e l'accessibilità associate all'ambiente urbano, per minimizzare l'utilizzo energetico, di materiali grezzi e del territori, riducendo in tal modo l'inquinamento ambientale ed i rifiuti urbani, e consentendo il contatto con la natura circostante. Appunto ispirandosi all'arcologia Soleri si occupò della realizzazione, dal 1970 al 1985, della comunità di Arcosanti in Arizona, una città-prototipo per 7.000 abitanti. Soleri ricevette un riconoscimento dalla Fondazione Graham e due dalla Fondazione Guggenheim, oltre a tre lauree honoris causa; gli furono conferiti nel 1963 la medaglia d'oro dell'Istituto americano degli architetti per il suo impegno artistico, nel 1981 il premio dalla Biennale di architettura a Sofia e nel 1984 la medaglia d'argento dell'Accademia di architettura di Parigi; fu inoltre noto conferenziere nel College of Architecture dell'Università dell'Arizona.