Quaróni, Ludovico
architetto e urbanista italiano (Roma 1911-1987). Personalità complessa e significativa, ha svolto un'interessante attività nel campo didattico e teorico-critico oltre che in quello pratico, contribuendo validamente allo sviluppo della nuova cultura architettonica e urbanistica italiana e al suo allineamento su posizioni europee. Iniziò l'attività professionale collaborando con F. Fariello e S. Muratori al progetto per l'Auditorium di Roma (1935) e al piano regolatore di Aprilia (1936), che risentono della sua iniziale tendenza razionalista. Sempre con Fariello e Muratori partecipò al concorso per il palazzo del Governo a Livorno (1936) e per il palazzo dei Congressi e la piazza imperiale dell'E 42 a Roma (1937-38). Nel dopoguerra Quaroni diede inizio a una vera e propria battaglia per il rinnovamento degli strumenti didattici e operativi, impegnandosi attivamente nell'APAO (Associazione per l'Architettura Organica), nell'INU (Istituto Nazionale Urbanistica) e come docente universitario, interessandosi ai problemi della ricostruzione (piani regolatori, edilizia pubblica e popolare) e concretando le sue ricerche in realizzazioni e interventi particolarmente significativi. Nel 1947 partecipò (con M. Ridolfi, A. Cardarelli e altri) al concorso per la Stazione Termini di Roma. Alla chiesa del quartiere Prenestino a Roma (1947) e alla cattedrale di Francavilla a Mare (1948) seguirono le tappe importantissime rappresentate dal quartiere INA-Casa del Tiburtino a Roma (1950, in collaborazione) e dal Borgo La Martella a Matera (1951, in collaborazione), considerate le massime realizzazioni del neorealismo in architettura. Tra i lavori successivi, tutti in collaborazione, vanno segnalati i piani regolatori di Ivrea (1952), Ravenna (1956), Tunisi (1960); le chiese di S. Gottardo e della Sacra Famiglia a Genova (1956); il concorso per il quartiere CEP di Mestre (1959); il concorso per il centro direzionale di Torino (1962); l'insediamento turistico residenziale “Il Gualdo” a Castiglion della Pescaia, Grosseto (1962-65); il piano particolareggiato per le Barene di S. Giuliano a Mestre (1963); il concorso per l'ampliamento della Camera dei Deputati a Roma (1964-67); il quartiere Casilino a Roma (1965-85); la sistemazione della Qaṣba a Tunisi (1966). Docente all'Università di Roma dal 1973, nel 1978 ha pubblicato il suo testo più noto: Progettare un edificio: otto lezioni di architettura (1978). Tra le sue ultime opere ricordiamo: la chiesa di Gibellina (1970); l'edificio polifunzionale di Grosseto (1970-78); il Centro direzionale FIAT-S. Paolo, Torino (1981-84, in collaborazione); l'ampliamento del Teatro dell'Opera di Roma (1983-85).