Simon, Pierre-Henri

scrittore francese (Saint-Fort-sur-Gironde, Charente, 1903-Parigi 1972). Fu professore all'università cattolica di Lilla, alla scuola di Alti Studi di Gand, all'università di Friburgo. Collaboratore di Esprit, critico letterario di Le Monde (dal 1961), poeta (Recours au poème, 1943, Ricorso alla poesia; Chants du captif, 1943, Canti del prigioniero; Les regrets et les jours, 1950, I rimpianti e i giorni), romanziere (L'affût, 1946, La posta; Les raisins verts, 1950, L'uva acerba; Elsinfor, 1956; La somnambule, 1960; Histoire d'un bonheur, 1965, Storia di una felicità) e saggista (Témoins de l'homme, 1951; Histoire de la littérature française au XX siècle, 1956; Contre la torture, 1957; Ce que je crois, 1966; Pour un garçon de vingt ans, 1967), fu fortemente influenzato dallo spiritualismo di E. Mounier. Fu accolto all'Académie Française nel 1966.

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