Shih Tung-shan
pseudonimo del regista cinematografico cinese Kuang Shao (Hangchow 1902-? 1955). Attivo dal 1921 a Shanghai come scenografo e come attore, scrisse e diresse il primo film nel 1925 e proseguì imitando con un certo stile i western americani e i drammi psicologici occidentali. Venuto in contatto con la realtà dell'invasione giapponese e con la Lega degli scrittori e dei cineasti di sinistra, dal 1932 fu autore di vibranti testimonianze semidocumentarie (Salviamo il paese dalla rovina!, Difendiamo la nostra terra! e Lottiamo fino alla morte!, quest'ultima proiettata a Parigi nel 1938 col titolo La grande muraglia) e di film di critica alla borghesia (Il canto dell'eterno dolore, Un buon marito, Una sera di festa da Il revisore di N. Gogol). Nel 1947 realizzò a Shanghai Ottomila ʽli' di nuvole e di luna, su una tournée teatrale in tempo di guerra: uno dei migliori esempi di cinema neorealista sotto il Kuomintang. Notevolissimo anche il suo solo film postliberazione, Il nuovo romanzo dei giovani eroi (1951), diretto con Lü Pan.