Shang
Indiceantica dinastia cinese che, secondo la cronologia ortodossa, regnò sulle regioni degli attuali Shandong e Shansi dal 1776 al 1111 a. C. Benché la tradizione, attribuendone la fondazione a T'ang il Vittorioso, ne faccia sfumare l'origine nella leggenda e nel mito, il regno Shang è il primo stato cinese la cui esistenza sia storicamente documentata. Sulla base dei reperti archeologici rinvenuti in seguito agli scavi effettuati a partire dalla fine del sec XIX (1899) e da quelli condotti dal 1928 in poi nella zona di Anyang è stata inoltre rettificata la cronologia corrente per la suddetta dinastia, che ora si preferisce far risalire agli anni 1523-1028 a. C. Il periodo Shang, inquadrabile nella fase della civiltà del bronzo, si presenta caratterizzato da una base economica già maggiormente costituita dall'agricoltura (essenzialmente cerealicola e praticata, talora, mediante l'impiego di primitivi sistemi di canalizzazione) che non dal commercio. La sericoltura vi era già nota ed estesamente praticata: la tessitura sia della seta sia di altre fibre era realizzata mediante conoscenze tecnologiche avanzate per l'epoca. Presso le classi elevate gran peso rivestiva, tuttavia, ancora la caccia, praticata, in genere, dopo la celebrazione di riti divinatori; minore rilevanza rivestivano, invece, la pesca e l'allevamento. Politicamente lo stato Shang fu una monarchia di tipo primitivo, in cui il re svolgeva funzioni politico-sacrali assistito da numerosi funzionari. Nella strutturazione del potere già si delineavano, comunque, in nuce i tratti fondamentali che avrebbero contraddistinto il successivo assetto dello stato cinese, burocratico e gerarchizzato. La religione si basava sul culto delle forze della natura e su quello degli antenati e non era esente da elementi tenebrosi, quali i sacrifici umani. Ruoli rilevanti vi svolgevano le figure dello sciamano e del sacerdote scriba, detentore, quest'ultimo, della conoscenza della scrittura di tipo ideogrammatico e non eccessivamente dissimile da quella odierna. § Le più importanti stazioni archeologiche dell'arte arcaica cinese sviluppatasi con la civiltà Shang sono costituite dalle due antiche capitali Shang di Ao (Zhengzhou) e di Anyang (Xiao-tun) nell'Henan, la prima fondata dal decimo re Shang, la seconda, più importante e più grande, dal diciannovesimo sovrano, P'ankeng, nel sec. XIV a. C. Lo studio delle fondazioni e della ricca varietà dei reperti rinvenuti nelle tombe di queste città hanno attestato l'altissimo livello culturale della civiltà Shang, che assieme alla scrittura recò alla Cina una raffinata arte bronzistica, documentate la prima dalle migliaia di iscrizioni oracolari su ossa, la seconda dalla ricca e varia tipologia del vasellame che testimonia già nella qualità e sensibilità delle decorazioni (in cui compare il motivo della maschera animalista tao-tie) il genio artistico cinese.
Shang . Vaso in ceramica bianca senza invetriatura proveniente da Anyang (Washington, Freer Gallery of Art).
Washington, Freer Gallery of Art
Shang . Pugnale in bronzo (Parigi, Museo Cernuschi).
De Agostini Picture Library/G. Dagli Orti
Shang . Particolare del vaso in bronzo detto ""la tigre"" (Parigi, Museo Cernuschi).
De Agostini Picture Library/G. Dagli Orti
Bibliografia
Kwang Chihchang, The Archeology of Ancient China, New Haven-Londra, 1963; M. Loehr, Relies of Ancient China, New York, 1965; Bo Gyllensvard, J. A. Pope, Chinese Art from the Collection of H. M. King Gustav VI Adolf of Sweden, Washington, 1966; L. Sickman, A. Soper, L'arte e l'architettura cinese, Torino, 1969; S. Moscati, Antichi imperi d'oriente, La Spezia, 1989.