Shahn, Ben
pittore e scrittore statunitense di origine lituana (Kovno 1898-New York 1969). Giunto negli Stati Uniti nel 1906, studiò alla National Academy of Design di New York e poi visitò l'Europa, traendo dalla lezione del cubismo e dell'espressionismo elementi importanti per la sua formazione artistica. Già all'inizio degli anni Trenta la serie di opere ispirate a Sacco e Vanzetti (Sacco e Vanzetti incatenati, New York, Museum of Modern Art) offre la documentazione di una sicura definizione stilistica. Esperienze giovanili nel campo litografico e l'interesse per l'immagine riprodotta dalla fotografia e dal manifesto pubblicitario contribuirono allo sviluppo del suo linguaggio pittorico di pungente realismo, adatto a tradurre temi offerti dalla realtà della strada, con intensa partecipazione ai problemi sociali (La partita di palla a mano, 1939, New York, Museum of Modern Art). Dopo aver lavorato con D. Rivera (affreschi del Rockefeller Center, 1932), fu attivo per la progettazione artistica promossa dal WPA (Work Progress Administration); negli anni Quaranta eseguì opere fondamentali (Epoca, Filadelfia, Museum of Art; I giornali, 1946, New York, collezione privata) e pitture murali. Dopo un breve periodo astrattista, ritornò alla sua pittura di impegno sociale (Il fisico, 1960, Downtown Gallery).