Savòia (regione storica)

Indice

Geografia

Regione storica della Francia sudorientale, corrispondente oggi ai due dipartimenti di Savoie e Haute-Savoie. Si estende dal lago di Ginevra (al confine con la Svizzera) a N, al gruppo montuoso del monte Thabor a S e dallo spartiacque delle Alpi Occidentali a E, corrispondente al confine politico con l'Italia (Valle d'Aosta e Piemonte), alla valle del Rodano a W; comprende le Prealpi di Savoia e parte delle Alpi Graie, con i massicci montuosi della Vanoise e del Monte Bianco e le valli dell'Isère, dell'Arc, dell'Arve e dei loro affluenti. La regione, che versa le sue acque interamente nel Rodano, ha clima tipicamente alpino con estati fresche, inverni freddi e copiose precipitazioni, per vari mesi prevalentemente nevose. I centri principali sono Annecy, Chambéry, Thonon-les-Bains, Aix-les-Bains, Albertville, Chamonix-Mont-Blanc, Évian-les-Bains e Saint-Jean-de-Maurienne. In francese, Savoie.

Storia

Abitata da fiere tribù celtiche (Allobrogi, Ceutroni, Segusini), la regione costituì un grosso ostacolo all'espansione romana. Formalmente sottomessa da Q. Fabio Massimo, detto appunto Allobrogico, nel 121 a. C., solo nel 61 a. C. fu definitivamente pacificata. Inclusa da Augusto nella Gallia Narbonensis, fu eretta in provincia autonoma (Gallia Viennensis) da Diocleziano. Nel 443 il generale Ezio la assegnò ai Burgundi coi quali assunse un assetto territoriale stabile delimitato dal Giura, dal Rodano e dalle Alpi. Fu in quel periodo che per la prima volta (nell'opera dello storico Ammiano Marcellino) fu citata con la denominazione di Sabaudia. Nel sec. IX entrò a far parte della Lotaringia e, nel secolo successivo, del regno di Borgogna ma la debolezza del potere regio e l'esigenza della difesa contro le incursioni saracene favorirono il sorgere di una potente aristocrazia feudale su cui (a partire dal sec. XI) cominciarono a prevalere i conti di Moriana e di Aosta (insieme al feudatario Umberto Biancamano), i quali nel 1232 posero la loro capitale a Chambéry. Tuttavia il costituirsi del regno di Francia e il contemporaneo prevalere degli interessi “italiani” dei Savoia ebbero una notevole influenza sulla regione che divenne un obiettivo dell'espansionismo francese. Più volte occupata nel corso delle guerre dei sec. XVI-XVIII tornò però sempre ai principi sabaudi, finché nel 1860 non venne a costituire il prezzo dell'aiuto francese all'unità d'Italia.

Arte

La regione rimase tributaria degli influssi culturali delle zone circostanti, risultando così area di transizione fra arte francese e italiana. Alla sua struttura feudale, a lungo protrattasi, si devono i molti castelli di signori locali e dei Savoia, costruiti in genere fra il sec. XII e il XVI (tra i più imponenti quelli di Annecy e di Chambéry). Numerose sono le testimonianze di arte romanica, come la chiesa di St.-Martin-d'Aime (sec. X), interessante esempio di romanico primitivo, la certosa di St. Pierre (sec. XI), l'abbazia di Abondance (sec. XII) e quella cistercense di Hautecombe (dove sono sepolti vari membri della famiglia Savoia, fra i quali Umberto II, che, per testamento, ha lasciato l'abbazia all'Italia), la cui chiesa venne ricostruita nel sec. XIX in stile neogotico. Il gotico perdurò in Savoia fino al sec. XVI (cattedrali di Saint-Jean-de-Maurienne, Annecy, Chambéry). Nelle arti figurative, le opere di rilievo sono soprattutto d'importazione (affreschi di scuola italiana come la Vita della Vergine, sec. XV, nella chiesa dell'abbazia di Abondance).

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