Satō, Eisaku
uomo politico giapponese (Tabuse, Yamaguchi, 1901-Tōkyō 1975). Laureatosi in Giurisprudenza all'Università di Tōkyō, fu viceministro dei Trasporti dal 1947 al 1948. Segretario generale, dal 1946, del Partito liberaldemocratico (Jiyû Minshu-tô), succedette nel 1964 a Ikeda Hayato a capo del gabinetto. Il lungo governo di Sato (1964-72) segnò la fine del miracolo economico giapponese. Gli eventi politici internazionali caratterizzanti del periodo furono il rinnovo del Trattato di Sicurezza con gli Stati Uniti (1970), la restituzione al Giappone delle isole Bonin (Ogasawara), nel 1968, e di Okinawa e delle altre Ryūkyū (maggio 1972). Subito dopo, però, i mutati rapporti con il governo degli Stati Uniti (come il riconoscimento della Cina) obbligarono Sato a ritirarsi (luglio 1972). Nel 1974 il suo rifiuto di accettare le armi nucleari portò alla firma del Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari; ciò gli fece ottenere in quello stesso anno il Premio Nobel per la Pace, ex aequo con l'irlandese S. Mac Bride, Presidente dell'Ufficio internazionale per la Pace, e legato alla Commissione delle Nazioni Unite per la Namibia.