Sarnath
centro dell'India, 6 km a N di Varanasi (Benares), dove Buddha predicò per la prima volta, nel “parco delle gazzelle”. L'importanza di questo luogo santo del buddhismo è testimoniata da numerosi monumenti appartenenti a varie epoche dell'arte indiana, a iniziare dall'epoca Maurya (sec. IV-II a. C.) a cui risale la colonna commemorativa di Aśoka (ca. 273-ca.232 a. C.). Si tratta di un gruppo scultoreo di quattro leoni addorsati, che sormonta un capitello e che in origine sosteneva la “ruota della Legge” (dharmacakra), conservata nelle raccolte dell'Archaeological Museum di Sarnath e assunta a simbolo della Repubblica indiana. Al regno di Aśoka risalgono anche i resti di un piccolo santuario e del Dharmarājika Stūpa, mentre il Dhamekh Stūpa, situato lì accanto, fu edificato in tardo periodo Gupta (sec. IV-VI d. C.), dinastia sotto la quale fiorì a Sarnath una grande scuola di scultura buddhistica. Il tempio buddhista tibetano, Mulgandha Kuti Vihāra, costruito nel 1930, è decorato con vivaci affreschi dall'artista giapponese Kosetsu Nosu e conserva una statua dorata del Buddha e reliquie sacre di diversa provenienza. Dopo Bodhgaya, nella regione del Bihar, Sarnath è il secondo centro di attività buddhista in India, sede di un'importante università per gli studi filosofico-religiosi.